Tè, infusi e tisane: origine, caratteristiche, benefici e tipologie

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Nei paesi anglosassoni lo chiamano “Wonderful Time”, connotando esattamente la magia che può regalare al corpo e alla mente un gesto semplice come prepararsi e godersi una bevanda calda. Sorseggiare un tè, una tisana o un infuso è ormai per molti una sorta di rituale del quale non si può più fare a meno… e per fortuna perchè oltre a essere buone, queste tisane fanno anche molto bene alla salute!

Ognuno ha le sue abitudini: c’è chi si dedica questa coccola speciale la mattina appena svegli per iniziare bene la giornata, chi se la concede a pomeriggio un po’ all’inglese oppure la sera per conciliare il sonno. Dalla Cina e dal Giappone si è diffusa la consuetudine di abbinare le bevande calde come il tè verde o il kombucha al pasto per facilitare la digestione mentre direttamente dal Sud America sta recentemente spopolando il mate, la bibita energizzante che per molti ha già sostituito il caffè.
Le possibilità e i momenti per godersi una tazza calda e profumata sono infinite, il bello è che questo tipo di sfizio è quasi sempre privo di controindicazioni: a differenza infatti della maggior parte delle bibite analcoliche in circolazione, queste bevande non hanno calorie (o ne hanno poche) e sono quindi è perfette anche per chi vuole godersi qualcosa di buono pensando alla linea.

Oltre ai prodotti tradizionali sono nate numerose nuove bibite calde (stavolta piuttosto nutrienti), sviluppate a partire da consuetudini antiche: pensate a tutti i “latte”, ovvero le bevande di gran moda preparate dall’unione di tè, infusi oppure di mix di spezie al latte (di origine vegetale o animale) come ad esempio il matcha latte, vanilla latte o il curcuma latte.

Differenza tra tè, tisane e infusi

É molto importante comprendere le differenze base tra le varie bevande calde a base di erbe, fiori e frutti. La bevanda calda vegetale naturale più conosciuta e diffusa al mondo è sicuramente il tè, che è anche il più semplice da catalogare perché sempre e comunque deriverà da una tipologia di foglia di tè e (se non deteinato) conterrà teina, una sostanza energizzante. Che sia tè verde, tè nero, tè matcha… tutto parte dalla foglia della pianta Camellia sinensis.

La principale differenza tra infusi e tisane riguarda gli ingredienti utilizzati per la loro preparazione e la motivazione per la quale si consumano: l’infuso è deriva da fiori e foglie (spesso della stessa pianta come nel caso di camomilla e carcadè) e viene bevuto principalmente per il suo buon sapore mentre tradizionalmente la tisana è un composto di vari elementi vegetali che prevede un minimo di 3 piante officinali e un massimo di 6 con l’intento di creare un mix salutare e/o curativo (per esempio una tisana drenante o detox).
Entrambe vengono aggiunte all’acqua calda, ma non vanno fatte bollire con essa, oppure diventerebbero decotti.

Origini del tè

Secondo la tradizione la bevanda venne scoperta in Cina, la leggenda vuole che sia stato l’imperatore cinese Shen Nung nel 2700 a.C. a innamorarsi per primo dell’aroma che sprigionavano le foglie di tè a contatto con l’acqua calda, poi i monaci buddhisti viaggiatori esportarono questa bevanda anche in Giappone nel 1200 d.C.
In Europa gli inglesi nel 1600 persero completamente la testa per il tè e, un secolo più tardi, la Gran Bretagna ne divenne il principale consumatore in tutto l’Occidente, esportando poi il prodotto in tutte le sue colonie.
In breve tempo l’abitudine di consumarlo si diffuse in Europa e nel resto del mondo.

Origini di infusi e tisane

Le origini di tè e infusi sono antiche e hanno un passato che tocca la spiritualità, la medicina ma anche la stregoneria.
La scienza di produrre infusi di erbe medicali e non era già diffusa in epoca greco-romana, quando molti (in mancanza di farmaci) decidevano di curarsi con mezzi erboristici: in questo caso le infusioni calde e fredde erano molto utili.
Nel medioevo venivano largamente utilizzate dai medici popolari, dai monaci conoscitori della natura e in molti paesi europei ebbero grande gloria finchè non vennero messe al bando dai luminari della scienza moderna, che consideravano le cure erboristiche stregonerie o rimedi per ciarlatani.

Per fortuna infusi e tisane sono sopravvissuti a questo stigma e oggi sono più diffusi che mai, sia per il loro sapore delizioso che per le tante doti benefiche che racchiudono.